lunedì 1 marzo 2010
Serie Acqua Sporca: "Colonie" di Sergio Davanzo e la lettura di Maria Sole Politti
Le chiavi di lettura del pezzo sono mancanza di autentica comunicazione e totale isolamento. Nel deserto sbiadito e stinto di un universo spento, un groviglio di vie geometricamente tracciate. Alcune appaiono più solide, nere, certe, visibili. Altre invece sembrano cadute in disuso, labili garze sottese ad invisibili punti d’arrivo. Una caotica sovrapposizione di angoli, individuati da quel che rimane di scure corsie, vestigia di un crocevia che era trafficato e sicuro. Sulle nere vie principali viaggiano piccolo punti gialli, in fuga, verso ciò che nel quadro non c’è. È la prima traccia di colore, che sembra incamminarsi verso un forzato esilio. Il rosso, secondo ed ultimo elemento cromatico nel grigiore complessivo del dipinto, sembra prosperare in diverse tonalità, protetto all’interno di un spesso involucro sferico. Sono colonie isolate di vita alle quali è precluso, pena la sopravvivenza, qualunque contatto con quel che resta del mondo.
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