La nostra rivoluzione
Da notti sui libri
Della messa in collegio
Dal fumare in gabinetto
Dalla domenica con i genitori
Dal buco a spiare
Dietro la porta a sentire
È nata.
Nell’assemblea d’autunno
Nelle canzoni
Nei volantini
Nelle scritte sui muri
Nelle occupazioni
Nei baci sui muretti
È cresciuta.
Con le infiltrazioni
Con le delusioni
Senza modelli
Troppi si sono sciolti
È rimasta
L’ironia del folclore
La violenza dell’isolamento
La voglia di invecchiare.
La nostra rivolta era
Essere padri di noi stessi
Questa è altra cosa
E noi ancora figli
Muti
A guardare.
Sergio Davanzo
Le immagini mi lasciano sospesa in meditazione... bellissime le parole di questa poesia!!!! CIao...a dopo-vacanze!
RispondiElimina